Umidificatore per ambienti

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  1. Umidificatore ambiente Qlima H130 a doppia erogazione

    Umidificatore ambiente Qlima H130 a doppia erogazione

    alimentazione 24 V - programmabile - funzione in continuo max 10 ore - consumo max 16W
    • Alimentazione 24 V
    • Consumo max 16 W
    • Lavoro continuo 10 h
    • Vaschetta 1,6 lt
    • Peso netto 1,25 kg
    42,90 €
    Consegna in 6/12gg
  2. Umidificatore ionizzatore Qlima H609

    Umidificatore ionizzatore Qlima H609

    alimentazione 230 V - funzione in continuo max 18 ore - evaporazione 9,6 l/g - peso netto 2,6 kg
    • Alimentazione 230 V
    • Evaporazione 9,6 L/g
    • Lavoro continuo 18 h
    • Vaschetta 7,5 lt
    • Peso netto 2,6 kg
    99,00 €
    Consegna in 6/12gg
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Aggiornato il 19/04/24 da Erika C.

Umidificatore: a cosa serve e quale scegliere

L'umidificatore è un elettrodomestico di dimensioni piuttosto piccole che serve, al contrario del deumidificatore, a immettere umidità nell'aria: ecco perché è indispensabile soprattutto nella stagione invernale quando si accendono i termosifoni e l'aria tende a diventare secca e poco tollerabile.

Tuttavia, il suo utilizzo si può estendere anche d'estate,, in quanto anche nei periodi più caldi, il livello di umidità medio nell'aria dovrebbe avere un valore compreso tra il 30 e il 45%.

Invece, in inverno, il tasso di umidità ideale sarebbe intorno al 40%, per evitare la formazione della condensa sulle finestre.

I vantaggi per la tua salute e la tua casa 

Umidificare l'aria è indispensabile non solo per salvaguardare i vari elementi di arredo in legno, i pavimenti o le pareti della tua casa, ma soprattutto per la salute

Infatti, un aumento della temperatura causato dal riscaldamento domestico indotto, comporta aria secca e viziata e in questo caso, l'umidità generata dall'umidificatore agisce da idratante naturale, contrastando fastidiose irritazioni, congestioni nasali o più comunemente, mal di testa e mal di gola... Ecco perché, è anche altamente consigliato per i soggetti asmatici, soprattutto se posizionato nelle stanze da letto.


Tipologie di umidificatore

Sebbene lo scopo finale rimanga sempre lo stesso, esistono diversi tipi di umidificatore e possono essere così suddivisi:

  • a ebollizione o a caldo
  • a ultrasuoni
  • a evaporazione

Ogni tipologia merita di essere approfondita per capirne le caratteristiche

Umidificatore a ebollizione o a caldo

Il principio di funzionamento dell'umidificatore a ebollizione non è complicato: il tutto avviene grazie al riscaldamento degli elettrodi tramite il passaggio dell'elettricità. In questo modo, l'acqua viene portata a ebollizione e questo fa sì che sì formi del vapore acqueo, che viene emesso e disperso nell'aria... Infatti, è proprio questo il motivo per cui viene chiamato anche umidificatore a caldo.

Bisogna in ogni caso far presente che gli elettrodi necessitano di sostituzione dopo un tot di tempo in base alla frequenza di utilizzo dell'umidificatore (se intensivo, la loro durata sarà medio-breve) e il consumo energetico può arrivare anche a superare i 600 W di assorbimento. Tuttavia, il vantaggio innegabile di questa tipologia è che grazie al livello di vapore caldo emesso, è perfetta per fungere anche da diffusore di aromi e olii essenziali.

Umidificatore ultrasuoni

Nell'umidificatore a ultrasuoni, il vapore o la nebulizzazione acquea, viene generato/a grazie alla vibrazione, a frequenze ultrasoniche, di una membrana sottile ed è così che la “nebbiolina” viene immessa nell'ambiente.

Uno dei vantaggi di questa tipologia è che non sono coinvolte parti meccaniche, solitamente soggette a usura nel tempo e quindi la sua durata sarà sorprendente se si presta un minimo di attenzione a una corretta pulizia e manutenzione.

Inoltre, i consumi energetici sono tra i più convenienti, perché si aggirano intorno ai 30-40 W di assorbimento e da non trascurare è anche il fatto che gli umidificatori a ultrasuoni, bagnano raramente la superficie di appoggio, creano meno residui calcarei e il vapore emesso è del tutto sicuro in quanto è a temperatura ambiente.

Umidificatore a evaporazione

L'umidificatore a evaporazione funziona tramite una ventola che risucchia l'aria dall'ambiente, forzandone il passaggio attraverso un filtro a nido d'ape inumidito a causa di un'immersione parziale nel serbatoio.

Viene definito da molti il miglior umidificatore in assoluto, perché è in grado di immettere umidità in casa e nell'ambiente senza emettere vero e proprio vapore, filtrando al tempo stesso polveri, particelle e batteri... Insomma, funge da vero e proprio purificatore d'aria.

Il consumo energetico per questa tipologia è al di sotto 20 W e anche in questo caso, è consentito l'utilizzo di essenze da diffondere nell'ambiente. Bisogna in ogni caso sottolineare che i filtri sono soggetti a deperibilità e necessitano di sostituzione in media due volte all'anno.


Fattori decisivi per la scelta

Una volta specificato cos'è e a cosa serve il deumidificatore con le varie tipologie annesse, è importante elencare i fattori da non trascurare prima di un eventuale acquisto:

  • autonomia di funzionamento
  • igienizzazione
  • funzioni integrate

Per capire di cosa si sta parlando, prosegui con la lettura...

Autonomia di funzionamento

L'autonomia dell'umidificatore è direttamente proporzionale alla capacità del serbatoio: più acqua questo è in grado di contenere e più l'umidificatore funzionerà a lungo e senza interruzioni. A questo proposito, impostare un livello di emissione basso, permette di prolungare ancor di più la durata della scorta.

Per avere un'idea più chiara, basta considerare che:

  • un serbatoio da 4 litri (tipologia ultrasuoni): 12 - 15 ore di autonomia al minimo dell'emissione
  • un serbatoio da 4 litri (tipologia a ebollizione): 9 - 11 ore

Inoltre, la metratura che un umidificatore è in grado di umidificare con efficacia dipende dalla quantità massima di vapore che questo può emettere ed è espressa in ml/h. In particolare:

  • umidificatore dall'emissione debole → 200 ml/h: adatto per ambienti piccoli sotto i 20 mq
  • umidificatore dall'emissione corposa → 400 ml/h o più: adatto ad ambienti fino a 50-60 mq

Igienizzazione

I modelli di deumidificatore più sofisticati sono dotati di sistemi di filtraggio particolari (o in alternativa di igienizzanti dell'acqua) che possono essere:

  • rivestimento delle pareti interne con ioni di argento per neutralizzare i batteri
  • filtri in ceramica microporosa in grado di catturare e trattenere microorganismi e particelle minerali
  • ionizzatore integrato che carica negativamente il vapore emesso per far sì che si leghi agli allergeni dispersi nell'aria

Va comunque ricordato che, per quanto un umidificatore possa essere efficace per contrastare gli allergeni, a questo scopo esistono degli strumenti appositi, dal momento che la principale funzione dell'umidificatore è appunto rendere l'ambiente piacevolmente umido.

Funzioni integrate

Oltre alla ionizzazione dell'aria di cui abbiamo parlato nel paragrafo precedente, l'umidificatore può essere dotato di molte funzioni aggiuntive integrate e una delle più ricercate tra queste è lo spegnimento automatico nel momento in cui il livello dell'acqua raggiunge livelli troppo bassi per poter funzionare.

Esistono tuttavia altre funzioni come:

  • timer di funzionamento → è possibile impostare una tempistica di funzionamento anche fino a 12 ore consecutive
  • regolazione dell'emissione → è possibile regolare l'intensità dell'emissione di vapore
  • mantenimento percentuale di umidità → è possibile specificare la percentuale specifica di umidità
  • modalità notturna → l'emissione di vapore è solitamente al minimo e di conseguenza silenziosa e spesso è accompagnata da una luce
  • diffusore essenze → tipico degli umidificatori a caldo in cui è possibile versare gocce di aromi in una vaschetta apposita

Si può quindi affermare che, proprio per i motivi sopra elencati, l'umidificatore è anche un ottimo elemento di arredo e di design per la propria di abitazione!

 

Prima di concludere...

 

Consigli di manutenzione

Una buona manutenzione dell'umidificatore ne prolunga la durata nel tempo e di conseguenza, ti permetterà di non spendere più di quanto dovresti. Questa ha a che fare principalmente con due operazioni, che sono:

  • pulizia del serbatoio → uguale per tutte le tipologie
  • decalcificazione → diversa per ciascun tipo di umidificatore

Vediamo di cosa si tratta.

Pulizia del serbatoio

Abbiamo detto che questa operazione è comune a tutte le tipologie di umidificatore e per pulire correttamente il serbatoio occorre:

  • svuotare il serbatoio dall'acqua residua
  • lavarlo anche all'interno con acqua tiepida e sapone
  • risciacquare abbondantemente fino alla completa
  • lasciare asciugare completamente il serbatoio prima di rimettere lo strumento in funzione

Se effettuati una volta a settimana, questi semplici accorgimenti ti aiuteranno a ottenere sempre risultati ottimali anche dopo diverso tempo dall'acquisto...Ma resta ancora un altro passaggio da specificare, che specificheremo qui di seguito.

Decalcificazione

Una delle operazioni essenziali per preservare l'efficacia e addirittura prevenire il malfunzionamento o la rottura dell'umidificatore consiste nella decalcificazione, che è diversa per ciascuna tipologia di umidificatore.

Umidificatore a caldo

Nel caso dell'umidificatore a caldo, è necessario decalcificare gli elettrodi periodicamente e sarà necessario:

  • munirsi di un contenitore alto e largo
  • assicurarsi di avere dell'aceto bianco o il classico liquido decalcificante
  • versare l'una o l'altra soluzione nella bacinella ad un livello tale che gli elettrodi siano completamente immersi
  • poggiare la campana dell'umidificatore nella bacinella con gli elettrodi del tutto immersi
  • lasciare riposare per un paio d'ore
  • rimuovere la campana dalla bacinella e risciacquare gli elettrodi con acqua fredda
  • lasciare asciugare completamente prima di rimettere il tutto in funzione

La decalcificazione per questa tipologia deve essere più frequente (una volta al mese circa) se si usa l'acqua corrente classica, mentre nel caso dell'acqua distillata, può essere effettuata più di rado.

Umidificatore a freddo/ultrasuoni

La decalcificazione dell’umidificatore a freddo e/o a ultrasuoni non prevede l’utilizzo vero e proprio di una bacinella con acqua e aceto o acqua e liquido decalcificante, in quanto le sue componenti mobili sono molto delicate. In questo caso occorrerà quindi:

  • munirsi di una spazzolina delicata e di una soluzione di acqua e aceto bianco
  • rimuovere il serbatoio dalla base e svuotarla da eventuale acqua residua
  • riempire la base con la soluzione di acqua e aceto
  • lasciare agire un paio di ore
  • svuotare la base e sciacquarla con acqua fresca
  • lasciare asciugare in toto prima di rimettere in funziona l'umidificatore
  • utilizzare la spazzolina per pulire altre eventuali incrostazioni

É inoltre importante ricordare che in caso di filtri in ceramica microporosa, occorre decalcificare anche questi, immergendoli ugualmente in un bicchiere di acqua e aceto e infine risciacquare.

Umidificatore ad evaporazione

L'umidificatore ad evaporazione è senza ombra di dubbio quello che ha bisogno di una manutenzione più semplice. E' infatti il filtro all'interno del serbatoio a occuparsi della decalcificazione e le parti mobili non sono immerse, per cui l'unica accortezza sarà quella di pulire periodicamente il serbatoio e una volta fatto, non c'è più nulla di cui preoccuparsi.

Domande
Mattia - 16/feb/2022
Salve, i vostri umidificatori funzionano anche come umidificatore per termosifoni?

Ciao Mattia,

i nostri umidificatori sono pensati più che altro per ambienti (medio-ampi) e dunque non sono propriamente pensati per essere appesi ai termosifoni. Tuttavia, gli umidificatori che troverai all'interno del nostro catalogo contribuiscono senza dubbio a ottenere una migliore qualità dell'aria nell'ambiente in cui sono installati i termosifoni, rendendola meno secca e pesante!

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