Aggiornato il 09/09/24 da Erika C.
Semimaschere facciali: caratteristiche e funzioni
Le semimaschere facciali sono dispositivi di protezione individuale volti alla tutela dei lavoratori che operano nei settori più delicati, in cui si ha a che fare con sostanze nocive o microinquinanti. Un esempio può essere dato dalle industrie:
- tessili
- alimentari
- minerarie
- edili
- siderurgiche
- farmaceutiche
- artigianali
Tuttavia, l’utilizzo di questa tipologia di maschere è molto comune anche quando si devono effettuare operazioni di pulizia con solventi e in generale per uso hobbistico, soprattutto se si parla di giardinaggio. In questo caso specifico infatti, la semimaschera facciale è un’ottima soluzione durante l’utilizzo di diserbanti e anticrittogamici.
Struttura
Nel caso dei mestieri in elenco, soprattutto se in spazi confinati, è essenziale coprire le vie respiratorie a favore della propria salute e questo viene reso possibile dalla struttura della semimaschera facciale.
I modelli più comuni sono dotati di due filtri laterali con inserto a baionetta in modo da consentire la loro sostituzione tra un ciclo di lavoro e l’altro.
Le guarnizioni sono di norma realizzate con materiali plastici, robusti e morbidi allo stesso tempo e l’interno della maschera è sempre areato così da evitare la formazione di umidità e condensa, che potrebbe infastidire l’operatore durante la performance lavorativa.
Inoltre, ci teniamo a ricordare che, indipendentemente dal modello scelto, è essenziale assicurarsi che la maschera in questione sia stata realizzata seguendo i parametri di sicurezza imposti dalla norma EN 140.
Differenze con maschere a pieno facciale, FFP2 e FFP3
Non bisogna confondere le semimaschere facciali con quelle a pieno facciale.
È vero che entrambe proteggono naso e bocca, ma le seconde coprono il volto in toto e sono dotate di un vetro trasparente in grado di proteggere, come una sorta di occhiali di protezione, anche la zona oculare.
Inoltre, entrambe le tipologie di maschere, a differenza delle mascherine chirurgiche, Ffp1, Ffp2 e Ffp3, non sono usa e getta e di conseguenza, la sicurezza sarà garantita grazie alla sostituzione dei filtri antigas.
Tipologie di filtri
Le semimaschere possono essere corredate da diverse tipologie di filtri in grado di proteggere da sostanze liquide o areiformi:
- tipo P → colore bianco → protezione da polveri, areosol liquidi e liquidi tossici
- tipo A → colore marrone → gas e vapori organici con ebollizione oltre i 65° + solventi e idrocarburi
- tipo B → colore grigio → gas e vapori inorganici
- tipo E → colore giallo → acidi, anidride solforosa e acido cloridrico
- tipo K → colore verde → ammoniaca e derivati
- tipo CO → colore nero → monossido di carbonio
- Reactor → colore arancio → iodio
- NO - P3 → colore blu-bianco → azoto, vapore nitroso + polveri
- Hh - P3 → colore rosso-bianco → vapori di mercurio + polveri
Tutti i filtri in elenco, prima di essere lanciati sul mercato, vengono sottoposti a prove di resistenza agli urti, temperatura, umidità, resistenza meccanica, respiratoria e agli ambienti corrosivi.
Inoltre, ci teniamo a ricordare che è possibile anche aumentare la longevità dei filtri optando per i pre filtri, che andrebbero sostituiti dopo 20 0 30 ore di lavoro in base alla presenza di particelle solide e liquide presenti nell’aria.