Guanti da lavoro

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Scritto il 28/03/24 da Erika C.

Guanti da lavoro per antinfortunistica

Le mani sono la parte del nostro corpo che ci rende più produttivi, per cui anche in questo caso è importante spendere qualche euro in più ma avere massima protezione; la maggior parte degli infortuni è infatti rappresentata da lesioni alle mani e secondo le statistiche, i numeri a riguardo sono alle stelle nei settori industriali e artigianali. Tra i risultati delle ricerche OSHA è emerso che il 30% degli infortuni è dovuto a protezioni inadeguate, danneggiate o non indossate correttamente e secondo gli esperti, i guanti da lavoro dovrebbero proteggere da pericoli meccanici, chimici, temperature elevate, cariche elettrostatiche, radiazioni ionizzanti, vibrazioni, così come contaminazioni batteriologiche. 

Guanti in nitrile

guanti in nitrile o guanti impermeabili da lavoro, sono il massimo per chi ricerca elasticità e allo stesso tempo resistenza meccanica e chimica. Particolarmente resistente alla perforazione, questa tipologia di guanti è in grado di offrire comunque un’ottima sensibilità e sono la soluzione ideale per chi è alla ricerca di un’ottima elasticità ma è allergico alle proteine del lattice naturale e dunque non può utilizzare i guanti realizzati con questo materiale. La versione monouso di questi guanti è inoltre super consigliata nel settore alimentare, infatti vengono utilizzati sempre più spesso per la manipolazione di prodotti alimentari.  

Guanti in pelle

I guanti da lavoro in pelle sono molto richiesti nei settori metalmeccanici poiché assicurano una protezione ottimale dai rischi derivati da:

  • perforazione
  • taglio
  • abrasione

In commercio è possibile trovare diverse tipologie di guanti in pelle: ma il materiale più pregiato rimane la pelle fiore. Questa non è altro che la parte più esterna della pelle bovina e il suo principale vantaggio è quella di donare all’utilizzatore una sensazione di comfort imparagonabile.

Tuttavia, è importante sottolineare che in caso di rischi derivati da calore/fuoco e prodotti chimici, la pelle fiore è da scartare.

Guanti antitaglio

I guanti da lavoro con protezione antitaglio sono consigliati per la manipolazione di oggetti delicati nell’utilizzo. Se di qualità, i guanti antitaglio garantiscono un’aderenza eccezionale e un’ottima presa e sono l’ideale se si adoperano spesso elettroutensili con lame affilate (es: motoseghe). Ovviamente questi sono consigliati anche durante il trattamento di carta e cartone visto l’impiego di taglierini, ma non solo… Sono adatti anche per le operazioni di rifinitura nell’industria della plastica!

Guanti in lattice

guanti in lattice assicurano un livello elevato di elasticità, sensibilità e impermeabilità e oltre ad avere un costo inferiore rispetto alle altre tipologie di guanti, sono anche biodegradabili! Grazie alle sue proprietà impermeabili, il lattice è la soluzione migliore per chi lavora a contatto con materiale biologico e il lattice naturale (proveniente dall’albero della gomma) garantisce una resistenza ancora maggiore alla perforazione e allo strappo. Quelli in lattice di gomma invece, vengono utilizzati da dentisti e medici per l’alto livello di elasticità anche a basse temperature e infatti, ad oggi non esiste un materiale più elastico del lattice. Questa tipologia di guanti è inoltre molto comune anche nel settore dell’estetica o durante la preparazione di farmaci e cosmetici perché reagiscono in modo più che efficace a contatto con detergenti, detersivi diluiti e con soluzioni acquose.

Guanti in PVC

I guanti in PVC sono realizzati in cloruro di polivinile, un polimero termoplastico utilizzato per il rivestimento esterno dei guanti, in modo da garantire protezione da:

  • sostanze chimiche
  • forature
  • tagli
  • abrasioni

Il loro utilizzo è molto comune soprattutto in ambito chimico e talvolta anche nel settore delle attrezzature pesanti. Inoltre, la loro diffusione è sempre più ampia anche in ambito sanitario grazie al prezzo competitivo: infatti, negli ospedali, la richiesta dei guanti da lavoro è altissima e questo implica un continuo ricambio.

Guanti monouso| Guanti usa e getta

I guanti monouso sono tra i più ricercati in assoluto sia per una questione di comodità che di igiene. Non necessitano alcuna manutenzione (rammende, lavaggio ecc) e inoltre, visto il loro utilizzo limitato, non favoriscono la proliferazione di germi e batteri: ecco perché sono essenziali non solo in ambito medico-sanitario, ma in quello della ristorazione; questi due settori richiedono infatti un livello di igiene su cui non si può transigere e inoltre, gli agenti plastificanti in grado di garantire malleabilità e modellabilità, conferiscono ai guanti usa e getta un comfort e una libertà di movimento ottimale.

Guanti in vinile

I guanti in vinile sono derivati da resine sintetiche in PVC e non essendo realizzati in lattice o in gomma naturale, non rischiano di provocare allergie; ecco perché questa tipologia di guanti rappresenta la prima scelta nella preparazione degli alimenti.

A questo proposito, i guanti in vinile sono appunto resistenti al cibo, agli oli, al petrolio e all’acqua. Inoltre, garantiscono un ottimo livello di protezione anche dagli agenti chimici.

Guanti in poliuretano

I guanti in poliuretano sono i più ricercati in assoluto grazie al costo ridotto e alla libertà di movimento che sono in grado di offrire. Inoltre, il poliuretano è un materiale anallergico che garantisce anche un’ottima sensibilità tattile.

Il loro utilizzo è molto comune nei seguenti settori: 

  • edilizia
  • carpenteria metallica
  • industria meccanica e automobilistica

Inoltre, i guanti in poliuretano sono altamente traspiranti e assicurano una presa ottimale anche su superfici bagnate.

Guanti NBR

I guanti in Buna-N, Perbunan (NBR)  sono resistenti agli idrocarburi e a molte altre sostanze chimiche. Infatti, rispetto alla gomma naturale, la gomma nitrilica offre un livello di resistenza maggiore contro acidi e oli. Tuttavia, la resistenza alle sollecitazioni meccaniche è limitata (in questo caso, è bene optare per le tipologie descritte sopra), ma questo aspetto è compensato dalla resistenza alla foratura.

 


Informazioni utili a evitare infortuni

Qualsiasi lavoratore conosce senza dubbio l’importanza delle mani, con cui siamo in grado di raggiungere il massimo livello di produttività. Proteggerle è importante, oltre che obbligatorio per determinate professioni. Tuttavia, spesso, i guanti da lavoro sono accessori che vengono erroneamente considerati trascurabili e dal momento che abbiamo sempre considerato la tua sicurezza un valore primario, ci teniamo a informarti sui rischi e gli infortuni che sarai in grado di evitare grazie ai guanti antinfortunistici.

  • Lesioni da vibrazione: sono molti i lavoratori che hanno a che fare con macchinari e utensili vibranti. Il tutto può sembrare innocuo, ma in realtà, a lungo andare, la vibrazione continua causa lesioni il cui sviluppo è lento e graduale, ma il più delle volte incurabile. Inoltre, i dolori al collo, alle spalle e ai gomiti spesso vengono associati a una conseguenza naturale di un ritmo lavorativo frenetico, quando in realtà possono essere evitati con dei semplici guanti antivibrazione.
  • Reazioni allergiche: l’ipersensibilità è un rischio da evitare tassativamente per chi lavora a contatto con sostanze chimiche. Come si suol dire, “quando va bene” si manifestano semplicemente reazioni allergiche dovute al contatto con sostanze irritanti, ma nel caso dell’acido, le conseguenze sono ben peggiori…Fortunatamente, indossando i guanti giusti, si possono scongiurare questi incidenti!
  • Sintomi da congelamento: i guanti anti freddo sono indispensabili per la salute delle mani, che già a 10° possono iniziare a manifestare i primi sintomi da congelamento. Il tutto è aggravato dall’umidità e dal vento, per cui sono un must anche per chi lavora all’esterno e come tutti sanno, si lavora tutto l’anno, ahimè…Anche nei mesi più freddi!
  • Rischi da schiacciamento: questo tipo di rischio è dovuto al cosiddetto sovraccarico meccanico. Una lesione da schiacciamento si può verificare facilmente, soprattutto per chi lavora continuamente con macchinari le cui componenti sono talvolta mobili.
  • Tagli: i rischi derivati dal taglio non sono da sottovalutare nel momento in cui si manipolano utensili con bordi affilati. I rischi più gravi chiaramente sono legati alla lesione di vene e tendini e le conseguenze di un taglio così profondo si protraggono purtroppo per lungo tempo.

Le normative e i requisiti base dei guanti da lavoro

Fortunatamente, oggi le tipologie di guanti da lavoro sono davvero svariate e altrettanto numerose sono le normative che vi girano attorno. A questo proposito, il fatto che spesso ci si confonda non è una vergogna…Per questo motivo infatti, elencheremo le normative e i requisiti base per i guanti da lavoro, di modo che si possa avere almeno un principio cardine da cui partire per eventuali approfondimenti.

La famosa norma EN 420, il cui simbolo è raffigurato qui di seguito (….) delinea le caratteristiche fondamentali di tutti i guanti di protezione ovvero:

  • l’identificazione del fabbricante e la marcatura del prodotto
  • innocuità con riferimento al rispetto del pH interno
  • rispetto delle taglie convenute
  • destrezza con riferimento alla libertà di movimento
  • composizione generale
  • imballaggio, stoccaggio e lavaggio
  • informazioni il già possibile complete riportate sul foglietto illustrativo

Tuttavia, oltre alla normativa madre EN 420 ne esistono molte altre e il modo più immediato di verificare che i vostri guanti le rispettino, è osservare il palmo del guanto stesso, sul quale sarà riportata la norma. Le principali regolamentazioni sono le seguenti:

  • EN 388, che precisa la resistenza dei guanti ad abrasioni, tagli tramite trinciatura, lacerazione e perforazione.
  • EN 407, che definisce i criteri specifici per i guanti destinati a proteggere contro il calore e/o il fuoco, mentre la “norma EN 659 s’indirizza agli equipaggiamenti di protezione per i pompieri
  • EN 381-7, che ha lo scopo di proteggere dai rischi legati all’utilizzo delle motoseghe
  • EN 421, destinata a contrastare le contaminazioni radioattive come le radiazioni e ionizzanti (comuni in “cardiologia, in oncologia, nella ricerca e nell'industria nucleare).
  • EN 511, formulata a scopo di combattere i rischi derivanti dal freddo. In particolare i guanti che rispettano questa normativa riescono a resistere fino a -50° e sono permeabili all’acqua.
  • EN 374 contro i rischi chimici in generale. I guanti conformi a questa normativa resistono non solo alla penetrazione dell’eventuale sostanza chimica, ma anche alla sua permeazione, ovvero alla diffusione su scala molecolare attraverso il materiale che compone il guanto. Dunque, in questo caso, più il guanto sarà spesso, meglio resisterà alla permeazione.
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