Biotrituratore | Cippatore | Trituratore rami

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  1. Biotrituratore Ryobi RSH3045U

    Biotrituratore Ryobi RSH3045U

    motore 3000 W – diam. max rami 45 mm – cesto 55 lt –
    • Motore 3000 W
    • Cesto raccolta 55 lt
    • Taglio max rami 45 mm
    • Peso 21 kg
    Special Price 299,90 € Regular Price 328,50 €
    Consegna 24h - Spedizione gratuita
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Scritto il 28/03/24 da Erika C.

Biotrituratore: per tritare legna, rami e foglie 

Il biotrituratore è una macchina che ha rivoluzionato il modo di prendersi cura del proprio giardino, divulgando sempre più il concetto di trattamento eco-sostenibile…Perché chi ama il verde, dovrebbe prendersene cura rispettando la sua natura! Se sei anche tu di questa idea, allora questa è la guida che fa per te: troverai informazioni utili all’acquisto di uno strumento che ha dato il via a un nuovo modo di pensare, trasformando il così tanto noioso smaltimento degli scarti di potatura in un elemento essenziale per il tuo terreno. Il biotrituratore infatti, grazie all’avviamento di un motore elettrico o a scoppio, sminuzza i resti vegetali creatosi in seguito all’operazione di taglio, che potrai riutilizzare come fertilizzante naturale…Così facendo, il suolo trarrà tutti i benifici di un nutrimento 100% naturale e la differenza si noterà eccome! 

Biotrituratore elettrico 

Il biotrituratore elettrico, come si può facilmente intuire, è alimentato dalla corrente elettrica ed è è la tipologia maggiormente consigliata per uso domestico/hobbistico, ovvero per giardini di piccole o medie dimensioni, perché è indispensabile la vicinanza ad una presa elettrica per un corretto funzionamento. Inoltre, il biotrituratore elettrico è meno impegnativo rispetto alle altre tipologie disponibili sul mercato, perché facile nell’utilizzo e nella manutenzione e un’altra caratteristica che lo rende accattivante è l’ottimo rapporto qualità-prezzo, che dimostra quanto uno strumento alla portata di tutti possa in realtà rivelarsi valido e funzionale su tutti i punti di vista. 

Biotrituratore a scoppio 

Il biotrituratore a scoppio è altamente consigliato nel caso in cui se ne voglia fare un utilizzo professionale o anche laddove l’area da trattare sia particolarmente ampia: uno dei vantaggi delle macchine a motore infatti, è proprio la massima libertà di movimento che sono in grado di offrire…Nessun cavo elettrico e nessun impedimento! In più, l’impiego del motore a scoppio è indispensabile quando la quantità dei resti vegetali ha una massa tale che risulta quasi impossibile smaltirli diversamente in modo sano e soprattutto, senza essere costretti a bruciarli causando fumo e cattivo odore in tutto il vicinato. 

Consigli per l’acquisto 

Da sempre teniamo a informare correttamente i nostri utenti prima di un acquisto e per questo motivo, prima di scendere nel vivo della guida per un acquisto intelligente, abbiamo pensato di elencare alcuni tra i vantaggi di cui potrai godere utilizzando uno dei nostri biotrituratori: 

  • totale assenza di spazzatura ingombrante e a dir poco difficile da smaltire
  • prezzi onesti e competitivi
  • garanzia assicurata dai più famosi brand nel mondo del giardinaggio
  • compostaggio, ecosostenibilità e risparmio, se non totale assenza, di fertilizzanti
  • nessun incendio accidentale nel bruciare la massa passiva e zero fumi e cattivi odori ma soprattutto…Totale sicurezza per la tua salute
  • risparmio nei costi di smaltimento, che in alcuni casi richiede anche assistenza esterna

Se hai ancora dubbi, prosegui con la lettura dei prossimi paragrafi e scoprirai quali sono gli altri fattori da considerare per la scelta definitiva.

Caratteristiche di taglio

Il sistema di taglio del biotrituratore è la caratteristica primaria da tenere in considerazione e infatti, non a caso ne esistono ben 3:

- sistema a turbina: considerato il sistema più efficiente, poiché le turbina permettono di triturare in modo facile e veloce tutte le tipologie di piante, riducendo i resti in minuscoli pezzi e ritardando di conseguenza lo svuotamento del cesto di raccolta

- sistema a rullo: tipico dei modelli più economici ma non per questo meno performante. Infatti, nonostante questo sistema produca residui più grossi rispetto al primo, è più che valido per arbusti e cespugli. 

sistema a lame: particolarmente indicato con rametti e frasche; super consigliato per chi ha un piccolo orto, non ha importanti esigenze e soprattutto vuole spendere poco! 

Potenza 

La potenza è un fattore fondamentale per qualsiasi oggetto dotato di motore e una possibile suddivisione in base a questo valore così importante può essere così riassunta 

  • inferiore ai 2000 W: si parla di una potenza piuttosto bassa, per cui attenzione…A volte sta a indicare un prodotto non particolarmente valido
  • compresa tra i 2000 W e i 2500 W: si tratta della fascia potenza più comune per i biotrituratori elettrici sul mercato
  • superiore ai 2500 W: trattasi di una potenza molto alta e generalmente è associata a costi ovviamente più elevati. 

Rumorosità

Forse la rumorosità potrebbe essere considerata l’unico possibile svantaggio del biotrituratore. Alcuni tra gli attuali modelli sul mercato superano i 100 db, quando in realtà l’orecchio umano non dovrebbe mai essere esposto a rumori sopra ai 90 db. Tuttavia ci rendiamo conto, che questo rappresenta un ostacolo per molti produttori proprio in termini di realizzazione del prodotto, per cui è importante munirsi sempre di cuffie anti rumore e per una maggiore sicurezza, considera anche l’acquisto di occhiali e i guanti di protezione!

Capacità di taglio

La capacità di taglio ha a che fare con le dimensioni del tubo di inserimento del biotrituratore stesso, ovvero con il diametro massimo dei rami che possono essere inseriti nella macchina. Generalmente, la capacità di taglio è compresa fra i 38 e i 40 mm ma in generale, è bene valutare in anticipo le proprie esigenze in base alle piante a disposizione, perché un diametro eccessivo significherebbe un investimento sbilanciato rispetto alle proprie necessità, così come un biotrituratore con un tubo di inserimento troppo piccolo, sarebbe un acquisto inutile per chi ha esigenze più importanti. 

Capacità di triturazione

La capacità di triturazione dà indicazione su quanti chili di resti vegetali riuscirai a tagliare nell’arco temporale di un’ora. Di conseguenza, questo darà ulteriori indicazioni sulla velocità della macchina e sul numero dei giri del motore…In ogni caso, non farti spaventare dai tecnicismi! Questi valori sono quasi sempre indicati nelle nostre schede tecniche e l’unica cosa di cui dovrai tener conto, come al solito, sono le tue esigenze! Ad esempio: 

  • se si dispone di un giardino molto grande, è bene che la capacità di triturazione sia alta, ovvero al di sopra dei 200 kg/h
  • se si hanno esigenze di piccola portata, come il taglio di piccole frasche, un biotrituratore sotto i 100 kg/h è più che sufficiente.

Attenzione! 

Prima di valutare gli elementi essenziali del biotrituratore perfetto per i tuoi scopi, assicurati sempre che questo sia dotato del blocco di sicurezza, sia per evitare danneggiamenti alla macchina stessa dovuti al passaggio di rami e steli troppo grossi, ma soprattutto per evitare che le lame vengano a contatto con le mani quando la macchina è in funzione!

Domande
Emilio - 20/set/2019
Salve come posso usare il materiale di scarto del biotrituratore

Salve Emilio i biotrituratori - elettrici o a benzina (indispensabili in zone prive di collegamento elettrico) - permettono di triturare rami e residui quali fiori recisi, resti di ortaggi, foglie, ramoscelli di cespugli o siepi e alberi, dando origine a materiale adatto alla decomposizione o alla pacciamatura. Infatti questi detriti di origine vegetale, sminuzzati, mescolati e aerati in modo da avere un adeguato apporto di ossigeno, si decompongono rapidamente e si trasformano in una sostanza simile alla comune terra. In realtà è qualcosa di più: cioè fertile humus, paragonabile al suolo morbido, fresco e odoroso che si trova nei boschi sotto le foglie. È utilizzabile per reintegrare il terreno di vasi e aiole con le sostanze nutritive e i bioelementi andati perduti per assorbimento radicale o dilavamento da piogge e irrigazioni. La qualità e la forza del concime ricavato, meglio dell'ammendante, così è detto tecnicamente, saranno tanto migliori quanto ottimale sarà la combinazione di resti vegetali contenenti azoto e carbonio (per esempio si possono miscelare legno sfibrato ed erba falciata). Saluti

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